Qualità Trentino Mark

Ma quali sono i criteri disciplinare a cui i produttori devono attenersi per poter fregiare i propri prodotti del Marchio Qualità Trentino?

Senza addentrarci troppo in tecnicismi e particolari (qui i disciplinari dettagliati per tipologia di prodotto), ci limitiamo a indicarne i principali.

Per le produzioni di frutta e verdura, le tecniche di coltivazione devono rispettare le norme in materia di produzione integrata o biologica o biodinamica e la raccolta deve essere eseguita assecondando l’andamento climatico, in modo da garantire che i frutti si presentino con sufficiente maturazione. La raccolta inoltre deve essere a mano, con accuratezza nello stacco e nel confezionamento dei frutti.
 
Per quanto riguarda i prodotti lattiero caseari viene posta massima attenzione alla salute e all’alimentazione dell’animale e gli allevamenti devono essere dedicati all’alimentazione NO OGM.

Tutti i formaggi tipici di una determinata zona del Trentino, inoltre, devono essere prodotti utilizzando latte dei territori di produzione e assicurare determinate caratteristiche fisiche e organolettiche, dalle dimensioni al peso, dal tipo crosta al colore e consistenza della pasta, dal periodo di produzione al metodo di ottenimento.

Per le produzioni da carni bovine e suine e loro trasformati, il disciplinare impone che la produzione segua determinate fasi ed indica per ogni tipologia di insaccato gli ingredienti ammessi, il metodo di ottenimento e le caratteristiche (nutritive, organolettiche e “estetiche”) che ogni prodotto dovrà avere una volta terminata la lavorazione.

Per i prodotti dell’acquacoltura (trote e salmerini del Trentino), il disciplinare indica caratteristiche morfologiche, chimico-fisiche e organolettiche che i pesci devono possedere. Importanti indicazioni vengono disposte anche per quanto riguarda l’allevamento, che deve avvenire in Trentino dalla nascita degli ovannotti sino alla lavorazione. Ogni allevamento, inoltre, deve sottostare a rigidi criteri, in primis relativi al tipo di acqua utilizzata in vasca: deve essere acqua surgiva o di fiume/torrente, rispettare determinate temperature, livelli di ossigeno, ed altre prescrizioni al fine di assicurare la salubrità dei pesci. L’alimentazione degli animali, anche in questo caso, deve essere priva di OGM.

La rispondenza ai rigorosi standard qualitativi richiesti è verificata da organismi di controllo indipendenti e accreditati.