Showcooking casetta n.9 Cooperazione Trentina powered by La Taola
Giovedì 9/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Tosela di Primiero
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Tosela di Primiero alla piastra con Olio del Garda e miele di tiglio
La Tosèla di Primiero è uno dei formaggi più semplici e autentici della tradizione trentina. Prodotta esclusivamente con latte appena munto e caglio, questa specialità fresca nasce direttamente dalla messa in forma della cagliata, senza alcuna aggiunta di sale o conservanti. È proprio questa essenzialità a renderla così speciale: due soli ingredienti, lavorati con maestria, danno vita a un formaggio dal gusto delicato, dalla consistenza morbida e dalla freschezza inconfondibile.
Originaria delle valli del Primiero, la Tosèla è da sempre protagonista delle tavole locali. Nei rifugi di montagna, nelle malghe e negli agriturismi, è facile trovarla servita nel suo piatto tipico: fette alte circa un centimetro, rosolate in padella con burro fuso e accompagnate da polenta e funghi di bosco. Un piatto semplice, ma ricco di sapore e tradizione.
L’origine del nome è ancora avvolta nel mistero: potrebbe derivare dalla “tosatura”, l’operazione con cui si rifila la pasta che eccede dai bordi della fascera, oppure dal termine dialettale “tósa”, che significa ragazza giovane, in riferimento alla freschezza del formaggio appena fatto.
La Tosèla di Primiero è molto più di un formaggio fresco: è un simbolo di genuinità, una testimonianza della cultura contadina e un ingrediente versatile che si presta a molteplici preparazioni, pur mantenendo intatta la sua identità semplice e naturale.
Venerdì 10/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Affogato di Sabbionara
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Pere al vino rosso, con scaglie di Affogato di Sabbionara
L’Affogato di Sabbionara nasce dall’incontro armonioso tra due eccellenze autoctone della Bassa Vallagarina: il formaggio nostrano prodotto con latte locale lavorato a crudo e il vino rosso Enantio “Terra dei Forti”, vitigno storico della zona. Questo formaggio viene affinato per 15-20 giorni mediante immersione nel vino, un processo che gli conferisce un carattere distintivo e un profilo aromatico inconfondibile.
Durante la stagionatura, le forme vengono giornalmente rivoltate per garantire un assorbimento uniforme del vino. Inoltre, piccoli fori praticati sulla crosta permettono all’Enantio di penetrare anche all’interno della pasta, creando venature violacee che impreziosiscono il formaggio sia dal punto di vista estetico che gustativo. Al termine del processo, l’Affogato si presenta con una crosta vivace color porpora e una pasta punteggiata di sfumature violacee, segno tangibile della sua lavorazione unica.
Il gusto è deciso e complesso, con un aroma fortemente riconoscibile che richiama il vino in cui è stato affinato. Con il passare del tempo, la stagionatura può accentuare il carattere del formaggio, rendendolo leggermente piccante e ancora più intrigante al palato.
L’Enantio, con la sua struttura tannica e il profilo aromatico intenso, esalta le qualità organolettiche del formaggio, arricchendolo di sfumature fruttate e speziate che lo rendono un prodotto unico nel panorama caseario trentino. L’Affogato di Sabbionara non è solo un formaggio: è un racconto di territorio, tradizione e innovazione, capace di sorprendere e conquistare anche i palati più curiosi.
Sabato 11/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Trentingrana
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Trentingrana soffiato
La storia del Trentingrana affonda le sue radici negli anni ’20 del Novecento, quando Michele Marchesi, originario della Val di Non, si trasferì a Mirandola, in provincia di Modena, dopo aver sposato una ragazza del posto. In quella terra emiliana, patria del Parmigiano Reggiano, Marchesi imparò l’arte della casarìa, assimilando i segreti di una delle più celebri tradizioni casearie italiane.
Dopo anni di apprendistato, tornò nella sua valle trentina con un sogno: trasformare il latte delle sue montagne in un formaggio d’eccellenza, ispirato al Parmigiano, ma con un’identità propria. Così, nel 1926, iniziò la produzione del primo Trentingrana, un formaggio che univa la tecnica emiliana alla qualità del latte trentino, proveniente da vacche allevate in ambienti incontaminati, a quote elevate, e nutrite con foraggi naturali.
Nel corso dei decenni, il Trentingrana ha saputo evolversi, mantenendo salda la sua filosofia produttiva: rispetto per la natura, attenzione alla qualità, valorizzazione del territorio. Oggi viene prodotto secondo rigidi disciplinari, con latte di montagna raccolto quotidianamente, senza l’aggiunta di additivi o conservanti. La stagionatura lenta, che può superare i 20 mesi, conferisce al formaggio un sapore deciso ma equilibrato, con note aromatiche che raccontano la ricchezza dei pascoli alpini.
Il Trentingrana è molto più di un formaggio: è il simbolo di una comunità agricola che ha saputo innovare senza tradire le proprie radici. È il frutto di una collaborazione virtuosa tra casari, allevatori e cooperative, che hanno creduto nella forza del territorio e nella qualità come valore condiviso.
Oggi, il Trentingrana è riconosciuto a livello nazionale e internazionale, apprezzato per la sua genuinità, la tracciabilità e il suo legame profondo con le montagne del Trentino. Ogni forma racconta una storia di passione, lavoro e rispetto per la terra.
Domenica 12/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Puzzone di Moena DOP
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Gnocchi di zucca con Puzzone di Moena DOP e noci
Il Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì DOP è uno dei formaggi più iconici del Trentino, celebre per il suo odore intenso, la crosta umida e il sapore deciso e aromatico. Prodotto con latte vaccino intero proveniente da allevamenti di montagna, è il frutto di una tradizione casearia radicata nella cultura alpina, dove il legame con la terra e i saperi locali si tramanda da generazioni.
Dal 2014, la sua tutela è affidata al Consorzio Volontario per la Tutela del Formaggio Puzzone di Moena / Spretz Tzaorì DOP, con sede presso il Caseificio Sociale di Predazzo e Moena S.c.a.. Il Consorzio ha il compito di promuovere, valorizzare e difendere il marchio DOP, garantendo al consumatore la qualità e la provenienza autentica del prodotto. Svolge un ruolo fondamentale come sentinella della qualità, vigilando sulla produzione e sul commercio del formaggio, contrastando falsificazioni e abusi della denominazione. Inoltre, organizza iniziative promozionali e informative per diffondere la conoscenza del Puzzone di Moena DOP e favorire il miglioramento continuo della produzione.
A far parte del Consorzio sono quattro storici caseifici trentini: il Caseificio Sociale di Predazzo e Moena, il Caseificio Sociale Val di Fassa, il Caseificio Sociale Val di Fiemme Cavalese e il Caseificio Comprensoriale di Primiero. Queste realtà cooperative, radicate nel territorio, condividono l’impegno per la qualità e la tutela di un prodotto che rappresenta l’eccellenza enogastronomica della regione.
Il Puzzone di Moena DOP si distingue per la sua pasta semidura, il gusto persistente e le note aromatiche che evocano il fieno, il sottobosco e la cantina. Ogni forma racconta una storia di territorio, tradizione e autenticità, rendendo questo formaggio non solo un piacere per il palato, ma anche un simbolo della cultura alpina trentina.
Lunedì 13/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Blu Trentino
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Risotto con Blu Trentino, barbabietola e cipolline all’agro
Il Blu Trentino è il nuovo formaggio erborinato ideato dal Caseificio Presanella in Val di Sole. Si tratta di un prodotto unico nel panorama regionale: realizzato con latte vaccino intero pastorizzato, presenta una pasta bianca e compatta, attraversata da striature verdi-blu dovute alla presenza di muffe nobili.
La sua bontà deriva proprio dal processo di erborinatura, che prevede l’aggiunta di Penicillium nel latte. Durante la stagionatura, speciali aghi perforano le forme, permettendo all’aria di attivare le muffe, che donano al formaggio il suo gusto intenso e il suo aspetto iconico.
Ma il Blu Trentino non è solo un prodotto d’eccellenza: è anche il protagonista di una leggenda locale. Si racconta che, in tempi antichi, il re della Bassa Val di Sole, offeso per non essere stato invitato alla festa d’estate dal re dell’Alta Val di Sole, mandò il Diavolo Barzola a rovinare il formaggio destinato al banchetto, bucandolo con il forcone. Il casaro Nello, su ordine del re, non lo buttò via. E proprio il giorno della festa, quel formaggio “muffito” fu assaggiato e rivelò un sapore sorprendente, tanto da diventare il protagonista della tavola.
Oggi, il Blu Trentino porta con sé il gusto della tradizione, la creatività della produzione locale e il fascino di una storia che unisce mito e territorio.
Martedì 14/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Cuor di Fassa
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Spaghetti alla chitarra, con Cuor di Fassa e carbone vegetale
Il Cuor di Fassa è un formaggio che racchiude l’essenza delle montagne trentine, nato da una tradizione antica che affonda le radici nella vita rurale della Val di Fassa. Un tempo veniva prodotto in malga, nei fienili di mezza montagna o nei caseifici turnari, luoghi dove il latte fresco veniva trasformato in un alimento prezioso, capace di sostenere le famiglie durante i lunghi mesi invernali.
La sua crosta lavata, caratteristica distintiva del Cuor di Fassa, è il risultato di una tecnica tradizionale chiamata spugnatura: durante la stagionatura, le forme vengono regolarmente lavate con acqua tiepida e sale, talvolta arricchita da microflora locale, per favorire lo sviluppo di una crosta untuosa e umida, detta in dialetto “lisp”. Questo trattamento non solo protegge il formaggio, ma ne modella il profilo aromatico, donandogli un gusto deciso, intenso e persistente, con note che richiamano il sottobosco, il fieno e le erbe alpine.
Il mondo dei formaggi a crosta lavata è affascinante e complesso: si tratta di prodotti che, grazie alla spugnatura, sviluppano una flora superficiale ricca e attiva, che interagisce con la pasta del formaggio durante la maturazione. Questo processo conferisce profumi penetranti, colorazioni vivaci e una consistenza cremosa o elastica, a seconda della stagionatura. Sono formaggi che parlano il linguaggio della terra, del tempo e della cura artigianale.
Nel Cuor di Fassa, l’insieme di sapori unici delle erbe e dei fiori di montagna si ritrova in ogni morso, grazie al latte di alta qualità e alla lavorazione a crudo. Un tempo, questo formaggio rappresentava la base alimentare delle comunità locali, accompagnato da polenta o patate lesse, e costituiva una fonte indispensabile di proteine nobili.
Mercoledì 15/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Fontal di Cavalese
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Bombette di Fontal di Cavalese
Il Fontal di Cavalese è un formaggio che conquista con la sua dolcezza, la morbidezza e la versatilità, rivelandosi perfetto per ogni occasione e per ogni tipo di consumatore, dai più piccoli agli intenditori. Prodotto con latte vaccino pastorizzato, è un formaggio dal gusto morbido e rotondo, pensato per chi cerca un sapore equilibrato e piacevole, senza rinunciare alla qualità.
La sua storia affonda le radici nella tradizione casearia della Val di Fiemme, dove il Caseificio Sociale di Cavalese ha saputo reinterpretare con maestria le tecniche di produzione, dando vita a un formaggio che unisce artigianalità e accessibilità. Il Fontal nasce come risposta alla necessità di creare un prodotto quotidiano, facile da abbinare e da utilizzare in cucina, ma capace di raccontare il territorio attraverso il latte delle sue montagne.
La pasta è elastica e compatta, di colore paglierino, con un profumo delicato e un gusto che si presta a molteplici usi: ottimo da solo, si sposa perfettamente con pane, miele, marmellate, oppure può essere protagonista in piatti caldi come torte salate, risotti e fondute.
Il Fontal di Cavalese è il formaggio per tutti, pensato per chi ama la semplicità senza rinunciare al sapore. È un prodotto che parla di famiglia, tradizione e quotidianità, e che porta sulle tavole il calore e la genuinità della montagna trentina.
Giovedì 16/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Casolet Val di Sole
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Takoyaki al Casolet Val di Sole
Il Casolet della Val di Sole è un formaggio tradizionale trentino, prodotto nelle valli di Sole, Rabbi e Peio. Il nome deriva dal latino caseulus, “piccolo formaggio”, e gli abitanti di paesi come Celentino (Val di Pejo), dove veniva prodotto, erano chiamati “casoletti”. È un formaggio di montagna a pasta cruda e tenera, originariamente fatto con latte crudo. Storicamente veniva preparato in autunno, quando le vacche tornavano dagli alpeggi e il latte era scarso. Le forme tradizionali pesano meno di un chilo, ma le dimensioni possono variare a seconda della quantità di latte disponibile.
Questo formaggio è oggi tutelato, nella sua variante a latte crudo, dal progetto dei Presìdi Slow Food, nato nel 2000 per salvaguardare la biodiversità alimentare.
I Presìdi non si limitano a catalogare i prodotti a rischio di estinzione (come nell’Arca del Gusto), ma promuovono azioni concrete sul territorio, coinvolgendo direttamente i produttori. Ogni Presidio rappresenta una comunità, un territorio, un prodotto tradizionale e un patrimonio culturale.
I produttori aderenti seguono i principi dell’agroecologia, rispettando il suolo, l’acqua, il benessere animale e la biodiversità, evitando pesticidi e additivi, e raccontando con trasparenza ogni fase della produzione. I Presìdi sono esempi virtuosi di economia locale, riconosciuti a livello internazionale.
Venerdì 17/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Vezzena di Lavarone
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Cacio e pepe con Vezzena di Lavarone
La storia del Vezzena è affascinante e prestigiosa. Si narra che fosse uno dei formaggi preferiti dall’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, che lo desiderava ogni giorno sulla sua tavola. Questo legame con la corte imperiale austro-ungarica ha contribuito a diffonderne la fama ben oltre i confini del Trentino, rendendolo un prodotto di grande valore culturale oltre che gastronomico.
Durante i primi anni del ’900, il Vezzena era uno dei formaggi più utilizzati in cucina, soprattutto come formaggio da grattugia. La sua pasta dura e saporita lo rendeva ideale per insaporire zuppe, minestroni, canederli e molti altri piatti della tradizione locale, in un’epoca in cui la pasta era ancora poco presente nell’alimentazione quotidiana.
Oggi, il Vezzena continua a essere prodotto con latte crudo negli alpeggi dell’Altopiano di Lavarone, Folgaria e Vezzena, seguendo tecniche casearie antiche. La sua pasta compatta, il colore paglierino intenso e il sapore che varia dalla dolcezza burrosa alla piccantezza decisa, lo rendono un formaggio versatile e ricco di personalità. È riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) e, nella sua versione estiva “Sapori di Malga”, è tutelato come Presidio Slow Food, a testimonianza del suo profondo legame con il territorio e la cultura alpina.
Sabato 18/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Primiero Fresco
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Polenta concia con Primiero Fresco
Il Primiero Fresco è molto più di un formaggio: è il riflesso di un territorio, un prodotto che racchiude in sé l’identità, la semplicità e la genuinità della Valle di Primiero, nel cuore del Trentino orientale. Qui, tra le maestose Pale di San Martino, i boschi rigogliosi e i pascoli d’alta quota, nasce un formaggio che porta in tavola tutta la freschezza e la purezza della montagna.
Prodotto con latte vaccino pastorizzato, il Primiero Fresco si distingue per la sua pasta morbida, il sapore dolce e delicato, e una versatilità che lo rende perfetto per ogni momento della giornata. È un formaggio che parla di quotidianità, di tradizione contadina, di una cucina semplice ma ricca di sapore. La sua lavorazione, attenta e rispettosa, conserva intatti i profumi del latte e la morbidezza della pasta, rendendolo ideale da gustare fresco, in insalata, con pane casereccio o come ingrediente in piatti leggeri.
Il territorio del Primiero è un mosaico di natura, cultura e storia. Le sue valli sono punteggiate da malghe storiche, borghi autentici e tradizioni secolari che si riflettono nei prodotti locali. Il Primiero Fresco ne è uno dei simboli più rappresentativi: un formaggio che, con la sua semplicità, riesce a raccontare la cura artigianale, il rispetto per la natura e la passione per la qualità che da sempre caratterizzano questa terra.
Domenica 19/10, ore 17:00
Formaggio protagonista: Trentingrana
Piatto in abbinamento proposto dagli chef di La Taola: Pasta mantecata nella forma di Trentingrana
Il Trentingrana è un formaggio che racconta quasi cent’anni di storia, ma che non ha mai abbandonato la sua anima artigianale. Nato nel 1926 grazie alla visione di Michele Marchesi, casaro trentino che portò in Val di Non l’arte del Parmigiano Reggiano appresa in Emilia, il Trentingrana è oggi una delle eccellenze casearie del Trentino, simbolo di qualità, tradizione e cooperazione.
Nel tempo, i caseifici cooperativi si sono modernizzati, introducendo macchinari all’avanguardia che supportano la produzione, garantendo igiene, efficienza e controllo. Tuttavia, la vera essenza del Trentingrana resta nelle mani esperte dei casari, che continuano a seguire ogni fase con cura e competenza, perché ci sono gesti e sensibilità che solo l’uomo può dare a un prodotto vivo come il formaggio.
Uno dei momenti più delicati e affascinanti è la stagionatura lenta, che può superare i 20 mesi. In questa fase, l’artigianalità si fonde con la tecnologia: casari e tecnici monitorano costantemente umidità, temperatura e maturazione, affiancati da sistemi tecnologici di controllo che garantiscono la qualità e la sicurezza del prodotto. Le forme vengono ruotate, ispezionate e valutate manualmente, ma con il supporto di strumenti che permettono di preservare l’eccellenza senza compromessi.
Il risultato è un formaggio dal sapore equilibrato, ricco di sfumature, con una pasta granulosa e fragrante che racconta il territorio, la sua gente e la sua storia. Il Trentingrana è la dimostrazione che tradizione e innovazione possono convivere, dando vita a un prodotto autentico, riconosciuto e apprezzato in Italia e nel mondo.
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“Le Alpi a Strati” – Box ricetta
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- Cooperazione Trentina e La Taola
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